Achille Starace

Achille Starace

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII, XXVIII, XXIX, XXX
Sito istituzionale

Consigliere nazionale del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Gruppo
parlamentare
Membri del Governo nazionale
Membri del Gran Consiglio del Fascismo

Segretario del Partito Nazionale Fascista
Durata mandato12 dicembre 1931 –
31 ottobre 1939
PredecessoreGiovanni Giuriati
SuccessoreEttore Muti

Presidente del Comitato olimpico nazionale italiano
Durata mandato1933 –
1939
PredecessoreLeandro Arpinati
SuccessoreRino Parenti

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
(1921-1943)
Partito Fascista Repubblicano
(1943-1944)
Professionepolitico, Luogotenente generale della MVSN
FirmaFirma di Achille Starace
Achille Starace
NascitaSannicola, 18 agosto 1889
MorteMilano, 29 aprile 1945 (55 anni)
Cause della morteCondanna a morte tramite fucilazione
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Reparto12º Reggimento bersaglieri
Anni di servizio1914 - 1919
1936 - 1943
GradoSottotenente
Luogotenente generale
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Comandante diCapo di stato maggiore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
DecorazioniMedaglia d'argento al valor militare
Medaglia di bronzo al valor militare (4)
Croce al Merito di Guerra - Concessione per Valore Militare
Croce al merito di guerra
Altre carichePolitico
Segretario del Partito Nazionale Fascista
Presidente del Comitato olimpico nazionale italiano
"fonti nel corpo del testo"
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Achille Starace (Sannicola, 18 agosto 1889Milano, 29 aprile 1945) è stato un generale, politico e dirigente sportivo italiano. Fu per otto anni (dal 1931 al 1939) segretario del Partito Nazionale Fascista, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, commissario straordinario della Lega navale italiana, luogotenente generale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Condannato a morte dopo un sommario processo alla caduta della Repubblica Sociale Italiana, fu fucilato dai partigiani e appeso a piazzale Loreto a Milano, insieme ai corpi di Mussolini e Claretta Petacci.


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